Fly me to the Moon.

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  1. miry«
     
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    Era come se nei suoi occhi potessi leggere tutto, come se riuscissi a sentire la paura e il dolore che stava lasciando andare con quelle lacrime, per lasciar posto alla Rose di sempre, la Rose per cui io non mi ero mai arreso. La stessa Rose con cui ora, contro tutte le mie più grandi paure, avrei passato il resto della sua vita. Si, ero ancora consapevole del fatto che lei avrebbe passato il resto della sua vita con me ma io non avrei passato il resto della mia vita con lei. E ancora si, questa cosa dentro faceva male, e non poco. Ma ormai ero convinto, ormai mi ero deciso: avrei vissuto con lei, godendomi giorno per giorno ciò che la vita - e il Tardis - ci avrebbe regalato. Ogni secondo con lei sarebbe stato prezioso e non ne avrei sprecato più nemmeno uno. Sorrisi solamente al suo grazie, staccandomi di quel poco che bastava per lasciarle spazio per asciugarsi le lacrime. Quel sorriso parlava per me, come esattamente il suo sguardo lo faceva per lei. La vidi mordersi nuovamente il labbro e sentii i cuori fermarsi, per poi accelerare i battiti quando lei poggiò le labbra sulle mie in un piccolo e dolce bacio. Chiusi gli occhi non appena sentii il contatto, e li riaprii piano quando si staccò. La ritrovai vicinissima al mio volto, i nostri nasi che praticamente si sfioravano e non riuscii a non guardarle le labbra, mordendomi l'interno del mio labbro, indeciso. Mi sentii avvampare ad averla così vicina e no, non potevo farcela. Mi alzai, sorridendo come a scusarmi e grattandomi appena la testa, imbarazzato e restando di spalle.
    «>Forse dovremmo andare... cioè tu dovresti farti una doccia...» Si sentiva chiaramente che il mio tono era tutt'altro che convinto. Lo era perchè, dentro me, sentivo di star sbagliando, sentivo che quella non era la cosa giusta da fare. Perchè dovevo tirarmi indietro se lo volevo e se, chiaramente, anche lei lo voleva? Non era la prima volta, l'avevo già baciata oggi, ed ero sicuro che se l'avessi guardata lei avrebbe avuto uno sguardo deluso. No, forse deluso, forse stava semplicemente ridendo di me e scuotendo la testa rassegnata. Sicuramente, sperava io cambiassi idea. E sapete una cosa? Lo speravo anch'io. Così, dopo tutti questi ragionamenti che nella mia testa durarono si e no un secondo, scossi la testa e mi voltai, sedendomi di nuovo. Allungai una mano sul suo viso in un gesto più che spontaneo e mi avvicinai quasi lentamente, tenendo gli occhi aperti fino a quando non sentii il contatto con le sue labbra. Qui li chiusi e, stringendola a me con la mano libera, la baciai, sorridendo, fiero di me stesso.
     
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22 replies since 22/1/2014, 18:51   206 views
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